 | X
X
Oggi viene definita “Risorsa” e lo è diventata a pieno titolo. La situazione finanziaria di una impresa di qualsiasi tipologia e dimensione è importante quanto la disponibilità di risorse umane qualificate oppure di macchinari adeguati a far fronte alle richieste del mercato. Sono lontani di decenni i tempi in cui chi aveva inserito in azienda una soluzione software per le Banche (conti correnti e castelletti erano i termini più utilizzati) oppure una per gli ammortamenti dei Cespiti si sentiva avanti agli altri.
Per parlarci di Tesoreria e Pianificazione Finanziaria abbiamo invitato (l’ordine è quello alfabetico):
- Andrea Guillermaz, Direttore Commerciale e Marketing di Piteco
- Francesco Rudello, CEO di Albasoft.
- Mauro Tranquilli, CEO di DocFinance
- Marco Turani, Channel Director di 4 Planning
Partiamo con la nostra prima curiosità.
Dal punto di vista applicativo, la gestione finanziaria aziendale è passata dall’essere uno strumento principalmente destinato ad adempimenti diretti all’esterno (tipo banche o fisco) al costituire uno dei sensori più importanti per un management che vuole comprendere in tempo reale lo stato di salute della propria impresa. Condivide questa valutazione o ha qualche cosa di diverso da raccontare?
Partiamo dando la parola ad Andrea Guillermaz, Direttore Commerciale e Marketing di Piteco, una delle società di software che si è cimentata su questo argomento in anticipo su molte altre: “La gestione finanziaria aziendale normalmente trae origine dalle attività applicative che prendono corpo dall'utilizzo di strumenti di gestione di tesoreria e pianificazione finanziaria volte a determinare la proiezione finanziaria legata alla gestione di incassi pagamenti e operazioni straordinarie. Tale attività determina la costruzione di una pianificazione finanziaria credibile e parte di questa può essere rivolta verso gli intermediari per mostrare la capacità che l'azienda può avere di sopportare gli impegni finanziari. In questo senso alle banche è molto gradito capire in che modo il ciclo finanziario aziendale può supportare operazioni di debito e di credito bancario.”
 |  |  |
|  | Interviene ad esporre il suo punto di vista Marco Turani, Channel Director di 4 Planning che è reduce da un incontro con i Partner concluso con una visita al Museo Ferrari di Maranello completato con una esperienza al simulatore di guida per Formula 1: “ Condivido appieno ed aggiungo che, sempre più, la pianificazione finanziaria operativa e, soprattutto, strategica è diventata lo strumento per avere una visione forward looking necessaria per monitorare lo stato di salute dell’impresa non solo nel presente, ma, soprattutto, nel futuro. |
 |  |  |
|  | Non dimentichiamoci che la nuova legge sulla Crisi d’impresa e le linee guida EBA obbligano le aziende ad avere un approccio di questo tipo.” |
 |  |  |
Mauro Tranquilli, CEO di DocFinance, si inserisce nel confronto con la sua tipica irruenza: “Da sempre la tesoreria è uno strumento di lavoro quotidiano per fare il punto nave per i prossimi 15 giorni, avendo prima organizzato il lavoro per ogni tipologia di operazione. Diverse operazioni ‘consuma-tempo’ sono state ri-organizzate con processi automatici, temporizzati: all’arrivo al mattino in ufficio sono state già realizzate. Possiamo citare vari esempi: integrazione sistema ERP, anagrafici scadenzari e movimenti Pos, rendiconto e esiti da banche off-line, registrazione automatica degli incassi e pagamenti disposti da terzi…. Oggi si lavora per differenza. Riuscire ad essere in pari ogni mattina, dopo aver sincronizzato le operazioni di iniziativa aziendale con quelle fatte dalla banca e recepito quelle di iniziativa di terzi, con il controllo delle condizioni applicate, è il primo passo verso la condivisione delle analisi con la direzione delia posizione finanziaria a breve e a medio. Avere a disposizione i flussi di cassa derivanti anche dalle aree gestionali e previsionali consente di prevedere per tempo le necessità di cassa e di fido, poi preparare le manovre di copertura adeguate.”
Il commento di Francesco Rudello, CEO di Albasoft, è più stringato. Del resto molte osservazioni sono già state espresse dai colleghi delle Tavola Rotonda: “Condivido anch’io questa visione. Nello specifico la tesoreria oggi ancora più di ieri è un tassello strategico per l’azienda che consente di impostare, monitorare e adeguare gli obiettivi di business con pochi click.”
La gestione finanziaria di breve periodo di sta allargando su un arco temporale più ampio fino a comprendere una pianificazione di medio-lungo termine. È una esigenza generalizzata oppure riguarda esclusivamente le aziende di dimensioni più grandi?
Questa volta cominciamo da Mauro Tranquilli: “La pianificazione finanziaria, una chimera? Noi portiamo i clienti a gestire gli impegni nel sistema ERP e da questo raccogliamo i flussi che ne derivano perché si tratta dell’unico luogo agile ed utile per avere il sincronismo dei fatti, dai sogni ai contratti. Tutti i sistemi ERP consentono di avere delle aree documenti pre-ordine; basta usarli con impegno e prospettiva, e con un piccolo sforzo tecnico si ottengono risultati enormi: provare per credere. Raccolti tutti gli scadenzari per il tempo che si desidera, almeno per i prossimi 12 mesi, ogni giorno avanti 12 mesi, un roll continuo, la tesoreria di DocFinance rappresenta e utilizza da par suo questi scadenzari. Integrandoli alle operazioni bancarie già in corso, ai fidi per linea di credito, realizzando le manovre finanziarie per coprire i periodi di fabbisogno. Da par suo vuol dire calcolando i fidi disponibili considerando gli utilizzi correnti e la dinamica di scarico di quelli futuri, relazionando le linee di credito agli scadenzari utilizzabili,…come nel ritorno al futuro.
Cash Flow e manovra finanziaria Monoazienda, multiazienda, consolidato e multidivisa: per quello che serve. Dateci gli scadenzari e vi racconteremo come andrà a finire!”
Gli fa eco Francesco Rudello: “Nella nostra esperienza in effetti rileviamo che il tema si è allargato anche alle aziende più piccole o meglio alle PMI che come è noto rappresenta il tessuto imprenditoriale dell’Italia. Oggigiorno poter creare differenti scenari, per simulare l'impatto sui flussi di cassa di potenziali investimenti, assunzioni, cali di fatturato, ecc. è di fondamentale importanza. Grazie a queste funzioni, anticipi i problemi e prendi decisioni strategiche per il tuo core business.”
Anche Marco Turani è sulla medesima lunghezza d’onda anche perché 4 Planning è forse la software house che per prima si è mossa verso la pianificazione finanziaria di medio-lungo termine che ha inserito nella Suite FiPlan: “Confermo: le aziende devono avere sempre di più una visione di medio/lungo termine e questo non è una prerogativa della grandi aziende (che spesso hanno già questa prospettiva), ma anche di quelle medie e piccole, dove l’imprenditore o il direttore finanziario/amministrativo hanno sempre più la necessità di comprendere e verificare la sostenibilità economica e finanziaria della sua impresa.”
 |  |  |
Andrea Guillermaz, a cui spesso accade di lavorare con aziende di grandi dimensioni, conferma l’allargarsi di questa sensibilità verso una pianificazione più ampia anche per imprese di dimensioni contenute: “La necessità, anche per le aziende meno grandi, di poter ottenere una pianificazione finanziaria di breve medio e lungo periodo è un obiettivo fondamentale per poter rispondere a due obiettivi. |  | X |
 |  |  |
Il primo è quella di capire come distribuire l'attività di pianificazione all'interno delle 12 settimane e capire quali sono gli strumenti da porre in essere per bilanciare un surplus un deficit di cassa, la seconda quella di medio lungo termine ha l'obiettivo di comprendere la previsione a finire e di porre in essere quell'operazione straordinaria che possono mitigare futuri eventi nel breve periodo. Quindi è, assolutamente in questo momento, non più un obiettivo delle grandi aziende ma di aziende di ogni taglia.” |  | |
 |  |  |
Sono ormai parecchi gli ERP che contengono un modulo di Tesoreria e Pianificazione Finanziaria. Questa situazione vi crea problemi di concorrenza oppure pensate che le aziende preferiscano avere a che fare con uno specialista della materia piuttosto che con un tuttologo?
La domanda è palesemente provocatoria, ma crediamo sia interessante per tutti comprendere i punti di vista dei produttori più qualificati.
Questa volta cominciamo da Francesco Rudello che offre una valutazione interessante: “Ad oggi questa sovrapposizione non ci crea problemi significativi in quanto tipicamente non vi sono all’interno degli ERP soluzioni di particolare rilievo. Mediamente ci si limita a delle funzioni di riconciliazione e per il previsionale si mettono in campo solo gli scadenzari. Inoltre un altro tema fondamentale è che la gli ERP non hanno una forte cultura della materia e questo fa sì che di fronte a temi specifici non abbiano le conoscenze che servono alle aziende.”
Marco Turani si conferma pienamente d’accordo: “In base alla nostra esperienza, posso dichiarare che i back-end ERP non riescono a soddisfare le esigenze di pianificazione a breve e, a maggior ragione, a medio/lungo termine. Anche la parte di tesoreria non è mai presidiata in modo approfondita dagli ERP; questo perché i vendor software ERP non hanno le competenze specifiche sui processi di pianificazione che sono molto complessi e richiedono una cultura specifica. Per questo motivo le aziende cercano soluzioni specifiche e competenze specifiche in ambito finance.”
Andrea Guillermaz ribadisce che il problema, alla fine, è di taglio culturale, nel senso che le società di software che si occupano di tutte le esigenze e di tutti i processi aziendali difficilmente possono assicurare la competenza specifica di chi si focalizza su un’unica area: “Ogni ERP ha oggi delle funzionalità di base per quanto riguarda la gestione di incassi e pagamenti ma solo un sistema informativo di tesoreria ha la capacità, per via dell'autonomia che devi avere verso i sistemi contabili, di poter disegnare una proiezione credibile di quelli che possono essere flussi finanziari attesi e futuri. Questa attività è tanto più significativa quanto più i sistemi di tesoreria contengono anche tutte le variabili che vengono utilizzate per determinare il costo di fonti e impieghi finanziari, il costo della raccolta e capire come determinare al meglio quelli che sono gli impatti a livello di costo o di ricavo della gestione della liquidità o del fabbisogno. È assolutamente fondamentale utilizzare strumenti specifici e dedicati se si vogliono ottenere risultati concreti e misurabili. In questo modo è anche possibile misurare come intermediari bancari lavorano con l'azienda e che livello di profittabilità possono avere.”
 |  |  |
|  | Chiudiamo il giro con Mauro Tranquilli che insiste sul concetto di specializzazione: “Abbiamo diverse migliaia di impianti attivi su ERP che dichiarano di avere il modulo tesoreria e pianificazione: i contenuti fanno la differenza. Facendo solo questo di mestiere e avendo realizzato oltre 5.000 impianti in 30 anni, i contenuti raggiunti nei nostri software sono aggiornati e spesso precedono le richieste. |
 |  |  |
|  | In sostanza, continuiamo ad aggiungere servizi direttamente o tramite fintech partner che possono dare vantaggi ai nostri clienti. Portiamo nelle aziende prodotti standard, tutti con la stessa release, larghi di taglia!” |
 |  |  |
X
Alla fine di questo confronto rivolgiamo a ciascuno dei nostri ospiti una domanda differente.
A Marco Turani chiediamo una valutazione sui riflessi delle molte incertezze di questo periodo: “I fattori di novità e di crisi sono più d’uno: nuove disposizioni quali Legge sulla Crisi d’Impresa e Linee Guida EBA ma anche tensioni internazionali, aumento costi energia e materie prime. In questo periodo di estrema tensione finanziaria e di cambiamenti legislativi e di normative bancarie, le aziende si preoccupano di come possono mettersi in sicurezza sulla parte Finance. Aggiungo che, oltre a questi fatti, non ci dobbiamo dimenticare anche le recenti normative sulla responsabilità degli amministratori e revisori. Tutto questo sta portando le aziende a dotarsi di nuove tecnologie che aiutino le aziende a mettere in sicurezza la propria area finance con un approccio forward looking a medio/lungo termine. C’è la coscienza che non basta più il semplice foglio elettronico, ma bisogna dotarsi di strumenti e soluzioni che permettano un’automazione e un controllo delle informazioni in modo costante e strutturato per presentarsi alle istituzioni, agli stakeholder/shareholder in modo diverso rispetto al passato. E questo è possibile solo grazie a soluzioni tecnologiche integrate.”
La domanda per Mauro Tranquilli riguarda invece i loro piani per il futuro. Questa la risposta: “Dare un vantaggio ai nostri clienti. Contenuti servizi e tecnologia. Nel 2023 porteremo ai nostri clienti un upgrade tecnologico che prevede un sistema ibrido, un client windows con servizi web: è l’inizio del prossimo futuro tutto web. Gli attuali strumenti informatici ci porteranno ad avere un client web agile quanto quello windows: arrivare ultimi qualche volta è un vantaggio. Sono integrate nuove fintech, dall’open banking europeo a quello americano, ai pagamenti in divisa,.. .Che si aggiungono ai servizi SWIFT, attivi tramite service bureau. Ci adopereremo per far vivere la comunità degli utilizzatori finali dei nostri software, integrato nel software, un portale intranet per fare formazione, condividere problematiche e scambiarsi suggerimenti. Dare un vantaggio ai nostri clienti non ci lascia dormire sonni tranquilli, sempre attivi per il futuro che vogliamo.”
Da Andrea Guillermaz vorremmo invece sapere se e come le tecnologie di machine learning e di intelligenza artificiale possono fornire un significativo supporto alle loro soluzioni: “Normalmente, la pianificazione finanziaria viene determinata dagli strumenti di tesoreria che contengono tutti gli impegni di incasso e di pagamento oltre che le poste che normalmente non sono residenti nei sistemi contabili o negli ERP. La pianificazione finanziaria così determinata mostrerà quindi un surplus o un deficit di cassa che nel breve periodo determinerà fabbisogno o un impiego di liquidità nella azienda. Oggi, gli strumenti di intelligenza artificiale vanno a determinare quali sono le combinazioni ottime di reperimento di risorse finanziarie, in caso l'azienda sia in deficit, che possono essere ottimizzate per soddisfare i requisiti che sono propri di ogni azienda e diversa tra le diverse aziende.”
 |  |  |
Diamo l’ultima parola a Francesco Rudello, per chiedergli qual è la nuova prospettiva alla quale l’imprenditore deve adeguarsi:”Si rafforza il ruolo della pianificazione, dell’analisi prospettica, del futuro andamento finanziario, di quell’approccio che in gergo viene definito forward looking. Guardare avanti è più importante che guardare indietro, e questo vale nelle dinamiche aziendali e nel rapporto con le banche. |  | |
 |  |  |
Inoltre spesso si sente parlare del codice della crisi d’impresa ma di fatto, gli indicatori di allerta esistono già, scritti dalla BCE e applicati dalle banche!” |  | |
 |  |  |
|  |