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Via Marco Dalla Vecchia, 12
36014 - Santorso (VI)
sales@qualitas.it
x |  | XIntervista di Breaking News
Quattro domande a Samantha Cicchelero
CMO di Qualitas Informatica
X Informatica 4.0 è un termine troppo ricorrente perché un titolare o manager d’azienda non sia già stato coinvolto in discussioni su come approcciare il tema in modo efficace, se non addirittura nella gestione di un progetto reale, situazione che ha coinvolto moltissime aziende in Italia, dalle più piccole o di nicchia alle più grandi e complesse.
Approfittiamo del periodo di fine anno, quello in cui magari ci si riesce a ritagliare un pizzico di tempo per fare qualche riflessione con un po’ di calma, per portare il discorso con un caso reale che ci racconta Samantha Cicchelero di Qualitas Informatica.
Come Qualitas vi siete occupati di un bel numero di progetti in ambito Industria 4.0, in particolare con soluzioni MES che acquisiscono i dati di produzione, li rielaborano e li analizzano. Puoi proporci l’esempio di un intervento e dei risultati che ha prodotto nell’azienda? E perché vi hanno contattato?
Ne parlavo oggi con una multinazionale che produce cilindri, prima con l'IT Manager e poi con l’Amministratore Delegato.
La società si occupa di produzione di cilindri a lotti, non a commessa: per dirla con le loro parole "producono la rolls-royce dei cilindri". E qui non è come il cilindro che usa mio papà quando taglia la legna. Qui parliamo di cilindri che vengono usati per la pressofusione di plastica o alluminio, che vengono poi utilizzati, ad esempio, nel settore automotive per la stampa di cofani dove anche una singola goccia di olio può compromettere la produzione.
Il contatto è avvenuto attraverso due ruoli aziendali diversi, con due obiettivi diversi.
L'IT manager vuole razionalizzare le risorse di fabbrica e garantirne l'affidabilità. Il CEO invece desidera una maggiore efficienza e cogliere le occasioni offerte dagli incentivi di Industria 4.0.
Sì, gli incentivi di Industria 4.0 hanno reso più interessante la digitalizzazione di fabbrica, perché quando si è impegnati in produzione, solitamente tutti gli attori lavorano a “pancia a terra”. Quello che intendo è che talvolta capita di essere talmente impegnati a dare il proprio meglio - per ottimizzare la produzione e rispettare le consegne ai clienti con lo sguardo fisso sulla produzione - che potrebbe scappare di vista lo sguardo d'insieme.
Il CIO con cui parlavo oggi, era focalizzato sullo scambio di informazioni tra centro macchina e PC: connessione con cavo seriale.
Puoi entrare maggiormente nei dettagli su come funzionava in precedenza l’organizzazione del lavoro e quali erano le criticità?
Nell’organizzazione tradizionale l'operatore "passa" i part program su ogni singola macchina, macchina per macchina e dato che la memoria del Centro di Lavoro non è infinita: fanno i backup dei programmi in esterno. Tutto bello certo, certo che si può affrontare in modo diverso!
Un operatore è impegnato a passare i centri di lavoro, su tutti i centri di lavoro, ogni volta che cambia il tipo di lavorazione devo fare "il giro" di tutti i centri e "attrezzare" le macchine. Si può migliorare questo task di produzione? Certo!
Oggi, invece, cosa avviene con un’impostazione che sfrutta le metodologie e gli strumenti di Industria 4.0?
La digitalizzazione di fabbrica e l'interconnessione delle macchine offre una serie di opportunità. La più importante, in questo caso, è quello di avere un'unica postazione: un unico posto di comando che comunica con tutti i centri di lavoro in fabbrica. Un unico centro dal quale si attrezzano tutti i centri di lavoro. Un unico centro dove salvare e mettere al sicuro le informazioni dei part program. Ti piace l'idea?
Le macchine vengono interconnesse tramite cavo di rete. Prima ci si assicura che il networking funzioni (le macchine comunicano in rete), e poi si passa ad un "livello logico" più alto per vedere quali sono i dati che il protocollo della macchina mette a disposizione. E quindi quali sono i dati di produzione importanti che si possono acquisire. Questo permette anche di liberare le persone dall'attrezzaggio ad attività a più alto valore.
Direi che potresti concludere con una carrellata sugli incentivi disponibili, quelli che in una prima fase hanno spinto le aziende ad investire, aziende che oggi colgono, in aggiunta, tutta una serie di vantaggi in termini di efficienza e di controllo puntuale dei processi.
Il CEO è focalizzato sul lato economico della soluzione MES - che ovviamente parte dagli i incentivi - e si chiede quindi come si può accedere al credito d'imposta per beni materiali (leggi: macchine).
- al 50% per investimenti fino a 2,5mln
- al 30% per investimenti fino ai 10mln
E accedere ad un credito d'imposta l'acquisto di beni immateriali (leggi: software)
- al 20% con investimenti fino ai 1mln di euro
Gli incentivi di Industria 4.0 rappresentano un'ottima occasione di crescita per le imprese di produzione interessate a creare valore lungo tutta la filiera. Il lato economico di un Progetto MES non si limita agli incentivi.
Quando si parla di MES ci si focalizza sul mondo di Industria 4.0, ma questo è un modo di limitare le opportunità che un MES può garantire alle aziende di produzione. In realtà le opportunità sono tante!
C'è chi, con i dati di produzione alla mano, riesce ad avere una contabilità industriale direttamente correlata ai costi di produzione: così sa esattamente quali sono i costi delle materie prime e i costi di semilavorati. Permette di conoscere esattamente quali sono i costi legati agli "sprechi" ovvero ai muda - come i costi degli scarti di materie prime, i costi delle rilavorazioni, i costi degli attrezzaggi fatti senza ottimizzarli in funzione della lavorazione che dovrà seguire. Un MES ti offre la possibilità di conoscere i costi di produzione in modo scientifico.
Chi invece, grazie ai tempi rilevati dal MES, può "ripensare al layout delle macchine utensili" e anziché ad andarle aumentare di numero, le riduce per migliorare i carichi di lavoro. Sempre con l'evidenza dei dati alla mano.
Per dirla in un'ottica "Lean": in fabbrica si devono ridurre gli Sprechi - ovvero i "Muda" - e togliere tutti quei blocchi alla creazione di valore.
Questa è la cosa davvero importante: creare valore in tutta la filiera di produzione! |