 | La notizia che a Pasqua ce ne dovremo stare tutti buoni buoni nelle rispettive case devo dire che non mi ha fatto più di tanto effetto. Ma questo dovrebbe probabilmente preoccuparmi: mi sto abituando troppo ad un contesto anomalo e assurdo, a questo modo di vivere e lavorare che di naturale non ha assolutamente niente.
“In fondo l’anno scorso è andata peggio: nemmeno a Messa ci hanno lasciato andare!” è stata una delle riflessioni che mi sono affiorate alla mente in quella specie di nebbia esistenziale che mi avvolge, costringe e alla fine mortifica.
Categoria 2
Sono posizionato in quella fascia d’età che, stando alla nuova nomenclatura instaurata dalla somministrazione dei vaccini, viene definita Categoria 2. Ormai tutti ci rassegniamo a queste nuove segmentazioni.
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|  | Questa mia vetustà (d’anni, non certo d’animo spero) mi fa accettare le restrizioni con una dose di rassegnazione decisamente superiore a quella dei giovani. Di certo non vorrei avere 16-20 anni: non so come vivrei l’impossibilità di vedermi ogni giorno con gli amici prima a scuola e poi per due passi in centro, di andare il sabato a giocare a pallone e la domenica a sciare – ironia feroce della sorte: mai stata così tanta neve come quest’inverno –, prendere il treno il lunedì mattina per andare all’università maledicendo il fatto di stare in piedi pigiati come sardine, fare lo struscio all’ora dell’aperitivo con la “morosa” di turno, lasciare ogni tanto sul tavolo i libri aperti a prendere aria per fare una scappata da qualche amico che aveva promesso di insegnarmi il giro di Do con la chitarra se gli presentavo quella tale amica di mia sorella.
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Capisco, anche se non giustifico, le violazioni – a volte stupide a volte demenziali – dei ragazzi che non ce la fanno proprio più a rassegnarsi ad una vita da reclusi, a vedersi derubati di un’età complicata ma ricca di stimoli. Ricordo perfettamente come, quando quella fase la vivevo io, ero convinto che fosse impossibile morire anche se l’esperienza di un paio di amici e conoscenti mi ha fatto brutalmente ricredere. Del resto, come sottolinea Guccini nella ballata intitolata al famoso Eskimo del ‘68, “a vent’anni si è stupidi davvero”. E, a mio avviso, non si tratta nemmeno di un difetto.
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 | Armatevi di pazienza … e di un buon libro
Ammesso e non concesso che i vaccini stiano arrivando, prima o poi potremo iniettarceli tutti e ricominceremo a sentirci meno fragili e vulnerabili, sensazioni decisamente orrende. Nel frattempo, mentre in numero sempre maggiore stiamo ricondizionando le vite , le relazioni e la professione, scoprendo ogni giorno come l’essere umano sia probabilmente – dopo i virus, s’intende – il più duttile ed adattabile del creato, per chi ha voglia di tenere occupata la mente e ama la lettura mi permetto di indicare due libri realizzati "a più mani" perchè in questo periodo si scoprono pure nuove maniere per interagire e tenersi in contatto.
Il primo ha per titolo una specie di acronimo scherzoso: Costretti a VIverci Dentro, una raccolta di “lettere da casa” di una trentina di amici che in questo periodo sospeso hanno voluto condividere sensazioni e speranze. Me lo sono già letto tutto anche perché ho dato un piccolo contributo alla stesura.
Il secondo, con la caratteristica di essere scritto interamente da donne, si chiama Le Fenici – storie di Donne rinate e riporta esistenze che non sono state spezzate da avversità di vario tipo ma tutte molto dure. Del resto, lo ammetto senza remore, il sesso femminile nella resilienza è decisamente più brillante di quello maschile. Questo secondo volumetto me lo leggerò adesso, approfittando del “profondo rosso” della Lombardia, mia patria di adozione. Quasi quasi ci investo la cifra che non spenderò dal mio barbiere, chiuso per le prossime settimane.
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Non considerate, vi prego, questa mia introduzione come uno spot: quello che amo è che in entrambi in casi i proventi destinati agli autori vengono interamente devoluti ad iniziative particolari
Ah, quasi dimenticavo visto che ci manca ancora un poco: una serena Pasqua a tutti voi! Anche se il detto popolare quest'anno va un filino aggiustato:
NATALE CON I TUOI E PASQUA ... CON CHI PUOI |  |