Con il Mobile sul Web | Delaini & Partners

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Da qualche anno i dispositivi mobili hanno rimpiazzato l’uso del classico PC Desktop. E’ quindi nata la necessità di ottimizzare il proprio sito per una consultazione ottimale anche su tablet e smartphone. Ormai circa il 60% delle ricerche su Google viene fatta tramite dispositivi mobili e il trend sta crescendo costantemente.
Le percentuali d’uso dei dispositivi mobili variano in base alla nicchia di mercato, al periodo dell’anno, alla geolocalizzazione e molti altri fattori. In sostanza, una sempre maggiore quantità di persone che, in passato, non possedeva un computer o comunque lo utilizzava molto poco, sta entrando nel mondo di Internet.
Nel 2015 Google ha rilasciato il Mobile-Friendly Update al fine di penalizzare quei siti non ottimizzati per l’accesso da mobile.
Nel 2018 Google ha annunciato il Mobile-first Index: da quel momento in poi, i risultati di ricerca si basano sull’indicizzazione della versione mobile del sito.

Questo ovviamente incide anche sulle ricerche da PC.
Esistono due approcci di ottimizzazione per Mobile:
  • Versioni multiple: con questo tipo di approccio, si creano due siti (sito.it e m.sito.it). Un redirect automatico porta l'utente alla versione corretta in base al tipo di dispositivo che sta utilizzando.
  • Responsive design: il layout della pagina si adatta in base alla risoluzione del device dell’utente, mantenendo lo stesso URL e evitando reindirizzamenti.
Per verificare che il tuo sito non abbia problematiche di accessibilità su dispositivi mobili, puoi usare lo strumento di Google (Test ottimizzazione mobile: https://search.google.com/test/mobile-friendly) che ti dà indicazioni pratiche sugli interventi necessari.
Parlando di Mobile SEO comunque occorre verificare le seguenti condizioni:
  • Velocità di caricamento: soprattutto con una connessione mobile, è fondamentale che la pagina si carichi velocemente, magari riducendo le dimensioni delle risorse incluse.
  • Leggibilità: fai attenzione alla dimensione del font dei caratteri (almeno 16 px) e non esagerare con i titoli.
  • Menù: usare il cosiddetto “hamburger menù”, ossia quelle tre linee a scomparsa che attivano un menù dropdown nell’header vicino al logo.
  • Immagini: assicurati che ci sia un codice CSS per adattare l’immagine alla larghezza del device.
  • Spazi: usa gli spazi tra bottoni e paragrafi, perché spesso su mobile le dita non riescono a premere il target corretto se gli elementi sono troppo ravvicinati.

Ricerche vocali
Negli ultimi anni stiamo assistendo alla diffusione degli assistenti vocali come Google Home e Amazon Echo.
Sicuramente il nostro futuro avrà una forte componente audio di interazione ed interfaccia con le ricerche giornaliere di contenuti. Questi assistenti virtuali ormai si integrano nelle nostre auto e nelle nostre case, non solo direttamente negli smartphone.
Nel mondo dei motori di ricerca, la principale differenza è che generalmente le ricerche vocali non sono sintetiche e telegrafiche, ma sono di tipo “long-tail”, ossia lunghe e spesso anche conversazionali.
Se con una interfaccia testuale (testiera o touch) una persona normale cerca “miglior ristorante tipico a Milano”; con una ricerca vocale al proprio assistente virtuale potrebbe chiedere “qual è il miglior ristorante tipico aperto ora?”.
  • la ricerca vocale è normalmente orientata alla formulazione di domande (Chi, Quale,Quando, ecc.)
  • l’intento è facilmente legato ad una località (enunciandola oppure omettendola verbalmente, e dando per scontata la geolocalizzazione del proprio smartphone)
  • è in stile più conversazione rispetto alle modalità stringate, senza preposizioni, tipiche di chi vuole risparmiare tempo e digitazione di caratteri.
Prepararsi a rispondere alle ricerche vocali significa:
  • ottimizzare il sito per la navigazione mobile: gli assistenti vocali sono spesso usati quando non si è in casa. Il device utilizzato è naturalmente lo smartphone. Oltretutto ormai questa è una condizione indispensabile per un buon posizionamento nelle SERP.
  • Google My Business: assicurati di avere su Google MB una scheda della tua attività ottimizzata per le ricerche locali. Solo in questo caso verrà considerata nelle risposte degli assistenti vocali.
  • predisposizione del sito per dati strutturati (Schema.org): usando i dati strutturati, le pagine possono essere usate come risposta immediata agli utenti

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