Industry 4.0: cultura e soluzioni | Delaini & Partners

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Carlo Guizzi
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Intervista di Breaking News

Quattro domande a Carlo Guizzi
CEO e Founder di GP Progetti S.r.l.

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Industry 4.0 è stata la campanella che negli anni più recenti ha stimolato – e parecchio! – gli investimenti delle aziende manifatturiere italiane di ogni dimensione. Sulla spinta di iper e super ammortamenti, molte sono uscite dal guscio dei processi gestiti in maniera tradizionale per sperimentare le nuove potenzialità che la tecnologia offre. Qual è stata la ricaduta positiva che come GP Progetti avete rilevato?

Industry 4.0 è stato sicuramente uno stimolo importante per la digitalizzazione dei processi. In questi anni abbiamo contribuito alla trasformazione di aziende tradizionali in vere e proprie smart factory. La spinta del vantaggio fiscale è stata decisiva per molte realtà che sentivano la necessità di riorganizzare i propri processi produttivi. Purtroppo non tutte le aziende hanno approcciato con il giusto spirito l’iniziativa, concentrandosi esclusivamente sul beneficio fiscale e trascurando la vera digitalizzazione, ma noi abbiamo accompagnato i nostri clienti in questo importante passo anche grazie alla nostra esperienza, quasi trentennale, nel settore. La sfida, per le aziende già certificate Industry 4.0, inizia proprio ora: una volta inserite nuove metodologie e nuovi processi all’interno dell’organizzazione della produzione, vanno coltivati e fatti crescere per fare in modo che diventino la base solida su cui costruire il futuro. Industry 4.0 deve essere il punto di partenza per le aziende del futuro e non il punto di arrivo in cui fermare l’innovazione.


Quali sono i settori merceologici che avete più di frequente approcciato con successo attraverso la vostra offerta MES eNX? E quali le dimensioni delle aziende maggiormente interessate?

Grazie alla nostra esperienza e alla nostra organizzazione siamo stati in grado di gestire al meglio le numerose richieste arrivate in questi anni. Industry 4.0 ha provocato interesse ma anche contraccolpi a chi non si è attrezzato correttamente . Noi crediamo di avere vinto la sfida ampliando i nostri orizzonti: i vantaggi proposti dalla normativa sono trasversali, dalla piccola alla grande azienda. Abbiamo quindi continuato lo sviluppo del nostro prodotto pensando però anche alle piccole aziende. Abbiamo così creato il pacchetto eNX Entry, pensato per le realtà che si affacciano per la prima volta all’utilizzo di un software di gestione avanzata della produzione. Siamo riusciti così a coprire le diverse esigenze del mercato dalla piccola alla grande azienda. Per quanto riguarda i settori vale un po' il discorso fatto sopra. Il nostro MES è estremamente configurabile e questo ci ha permesso di approcciare numerosissimi settori con un focus particolare sulle lavorazioni meccaniche e sullo stampaggio plastica.

Il processo di inserimento nelle abitudini aziendali di una soluzione MES non riguarda solo gli aspetti tecnici ma anche quelli umani, relativi all’atteggiamento, disponibilità e competenza del personale coinvolto.
Quali sono le criticità che avete rilevato più di frequente? E come avete collaborato con i clienti per superarle?

La sfida è innanzitutto culturale, i maggiori ostacoli che possono nascere sono dati dalla resistenza al cambiamento. Per superare questo aspetto abbiamo capovolto la situazione davanti agli operatori: il MES di GP Progetti non porta loro degli obblighi o degli impedimenti, tutt’altro. Porta numerosi vantaggi: l’informazione giusta al momento e nel posto giusto; l’eliminazione dei supporti cartacei ridondanti e molte volte obsoleti; il collegamento diretto dalla fabbrica agli uffici.
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Tutto questo permette a tutto il personale di capire che si è tutti parti fondamentali del processo di miglioramento continuo. È sintomatico come in tantissime realtà, dopo un iniziale periodo di assestamento, siano gli operatori a bordo macchina i primi a tenere sotto controllo tutti i parametri di efficienze e di lavorazione grazie all’interfaccia utente estremamente semplice e user friendly sviluppata da GP Progetti.


Troppo spesso, assieme ai Governi, in Italia cambiano anche le politiche. Per il 2020, esistono ancora possibilità di facilitazioni fiscali pensate per chi investe in Industry 4.0?

Per le imprese che nel 2020 effettueranno investimenti legati all’Industria 4.0, la Legge di Bilancio 2020 prevede la concessione di un credito di imposta. I beni strumentali acquistabili per accedere al credito di imposta 2020 sono:
beni strumentali controllati da sistemi computerizzati e/o sensori; sistemi per la qualità e la sostenibilità; sistemi per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza; dispositivi per l’interazione uomo macchina. Il tutto, naturalmente, in ottica Industria 4.0. Per i beni strumentali e i dispositivi in ottica 4.0, le percentuali sono le seguenti: Credito di imposta 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro; Credito di imposta 20% per investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece gli investimenti legati a software 4.0 e beni immateriali 4.0, il credito di imposta previsto è pari al 15% del costo per investimenti fino ad un massimo di 700 mila euro.


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