I professionisti della BI | Delaini & Partners

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Intervista di Breaking News

Quattro domande a Giorgio Binda
socio fondatore di BlendIT

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La richiesta di interventi sui sistemi informativi viene oggi maggiormente indirizzata all’affinamento di soluzioni o all’integrazione tra componenti applicative differenti. Questo significa che i fornitori devono puntare ad una maggiore produttività per soddisfare le esigenze delle aziende in modo veloce ed economico. Quali sono gli strumenti che avete selezionato per i progetti di BI, quelli che più di frequente attingono a fonti di dati differenziate?

La velocità del reperimento delle informazioni aziendali oggi è indubbiamente la prima fonte di successo: in un mercato dove i margini si assottigliano sempre più, efficientare i tempi di risposta vuol dire aumentare la propria redditività.
Per questo, internamente, abbiamo avviato un processo di unificazione dei dati gestionali, partendo dai dati contabili, di contabilità industriale, di budget, di movimenti bancari, di gestione documenti, di ordini clienti e fornitori includendo infine, tutte le attività di timesheet.
Questo stesso approccio, utilizzato e sperimentato all’interno, viene di norma utilizzato anche nei progetti verso i clienti, dove tutti questi archivi, unitamente a quelli legati al mondo di produzione, vengono inseriti in analisi di BI per renderli omogenei ed incrociabili.


Ci può descrivere l’intervento tipo che realizzate in questi contesti? In particolare, quanta è la richiesta di “consulenza” (il termine può risultare un po’ obsoleto ma è proprio quello di cui l’azienda ha bisogno) e quella di realizzazione pura e semplice di modelli BI su specifiche già ben chiare nella testa del cliente?

La fase di analisi è sicuramente quella più time-consuming, in quanto è indispensabile per comprendere con esattezza i confini ed il tipo di territorio sul quale ci stiamo muovendo: conoscere l’architettura dei sistemi è importante quanto cogliere i processi e la cultura aziendale del nostro cliente al fine di favorire un’introduzione indolore e senza grossi sconvolgimenti dal punto di vista operativo. Ulteriore componente di analisi è rendere il cliente consapevole dei risultati che vuole raggiungere e della via, e quindi dell’impegno, necessario. Il resto, che nella totalità di un progetto risiede in circa il 30%, è implementazione di carattere tecnico.


Come affrontate i progetti in questo campo? E quali sono le figure professionali che utilizzate?

In questi contesti così specifici è necessaria una preparazione dedicata. Uno specialista in business intelligence è una figura ormai consolidata che eredita skills da diverse figure professionali: è un analista in quanto deve necessariamente avere una visione funzionale e di insieme, è in parte dba in quanto deve conoscere l’architettura dei diversi database e deve chiaramente padroneggiare i sistemi BI di destinazione per chiudere il cerchio. Ma non solo: deve ovviamente possedere tutti quei soft skills come la capacità di risolvere i problemi in modo non convenzionale, saper gestire il lavoro in team e, aspetto fondamentale, deve essere sempre stimolato verso nuovi fronti, in quanto i clienti, quando realizzano l’importanza dei dati che hanno a disposizione, inevitabilmente (e per fortuna) chiedono sempre nuove soluzioni e nuovi scenari per interpretare il proprio business.

Per migliorare l’efficienza e l’efficacia della vostra azione avete scelto la soluzione READY BI? Quali sono state le motivazioni che l’hanno indirizzata? Il prodotto? La disponibilità del produttore a collaborare? E quali vantaggi ritenete di averne ricavato, rispetto alle modalità che utilizzavate prima?

READY BI è stata una scelta direttamente conseguente alla nostra filosofia di intervento: è una soluzione già pronta all’uso sulla maggior parte degli ERP in circolazione ed è facilmente interfacciabile con qualsiasi base dati. Questo è già di per sé un vantaggio in quanto non richiede modifiche ai sistemi IT del cliente e non incide sulla sua operatività; inoltre, la user experience è stata studiata per rendere l’utilizzo immediato, con l’aggiunta di analisi e modelli delle principali aree aziendali pronte all’uso, anche su dispositivi mobile
Aggiungiamo che è estremamente flessibile e facilmente personalizzabile per adattarla, qualora si renda necessario, a contesti difformi dallo standard. Per ultima, ma non meno importante, c’è la possibilità di utilizzo di una BI “self-service”, dove l’utente può costruire le proprie analisi in modo completamente personalizzato.
Plauso necessario, va certamente al produttore della piattaforma, sempre pronto a raccogliere sia le nostre esigenze, che quelle del cliente, al fine di migliorare costantemente l’architettura stessa del software e di rendere disponibili “a standard” sempre nuove interfacce di analisi.
Questa collaborazione, ci ha permesso di creare una sorta di “canale privilegiato” nel rapporto con i nostri clienti su progetti di BI, arrivando a poter soddisfare sempre, anche le esigenze più complesse.
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