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Non sono mai stato pessimista o catastrofista, non ho mai pensato (stupidamente!) che mi possa succedere qualcosa di imprevisto e irreparabile.
Solo un’unica volta in vita, alla partenza per un volo intercontinentale, mi è venuto una specie di magone e ho preparato e messo in una busta chiusa una documentazione tecnica che consentisse ai collaboratori di portare avanti Breaking News!, anche se la password l'avevo già confidata a pochi amici. Tutto per scaramanzia nel caso che …
Poi sono tornato e la cosa mi è del tutto passata di mente.
I Bitcoin di Gerald Cotten
Una settimana fa, mi è caduto l’occhio su un editoriale del Il Sole 24 Ore a firma di Biagio Simonetta (https://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2019-02-04/bitcoin-muore-fondatore-un-exchange-150milioni-fumo-perche-nessuno-sa-password-104544.shtml?uuid=AF8cmnF) che mi ha lasciato di stucco. Gerald Cotten, fondatore della piattaforma Exchange QuadrigaCX, perde la vita in India a trent’anni. Può succedere, però il problema è che nessuno conosce la password di accesso alla sua piattaforma. Ora, Cotten si era giustamente e professionalmente preoccupato di inserire una serie di protezioni di sicurezza ... e aveva riservato l’accesso unicamente a se stesso.
Adesso siamo nella situazione che circa 150 milioni di Dollari in Bitcoin, depositati nella piattaforma dagli investitori, non sono più accessibili. Perduti per sempre a meno che non si riesca a trovare quella benedetta password che nessuno pare capace di rintracciare.
Però, nel fondo del mio cuore, mi piace pensare che questo non sia altro che un geniale pretesto per tenerseli tutti, questi milioni di Dollari. Una idea così l'avrebbe potuta avere Totò.
Sicurezza e buon senso
Non mi considero un esperto di sicurezza e quindi non entro nel merito della questione, però la cosa mi ha fatto riflettere su questo ma anche su altri aspetti collegati alla tecnologia. Quante volte in azienda si investe accanitamente su grandi progetti ma si rischia di perdere di vista l’elemento del buon senso? Quante sono le imprese che lanciano iniziative quali – è solo un esempio – quelle collegate a Industry 4.0 e poi non si preoccupano di metterci a capo le persone giuste, con l’autonomia giusta e con la preparazione giusta? Siamo convinti che tutta la tecnologia che ci circonda e a volte ci stordisce funzioni correttamente e indipendentemente dal fattore umano? Qual è il corretto bilanciamento tra gli investimenti in tecnologia pura e quelli sulla formazione e informazione di coloro che a questa tecnologia sono chiamati ad attingere per operare e per decidere?
Un’occasione per crescere
Tra le iniziative che mi sono capitate tra le mani, mi è saltata all’occhio quella di Mondi Possibili (www.mondipossibili.eu) che terrà quattro giornate di seminari per Manager, proprio con l'obiettivo di aiutarli a crescere personalmente e professionalmente, ammesso che i due aspetti siano scollegati, cosa che non credo assolutamente.
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