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Claudio Vettor x
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x |  | Ma la tecnologia è davvero
in grado di creare valore ?
Da oltre 30 anni il mantra che tutti i CIO ripetono allo sfinimento è “la tecnologia è un fattore abilitante il business”. Abilitante il business sottintende che sia abilitante alla creazione di valore ovviamente. L’esperienza dice che le cose non stanno proprio così, almeno non sempre.
La figura qui sotto mostra come il ROA sia diminuito costantemente nel corso degli ultimi 50 anni, nonostante le continue e sempre più accelerate innovazioni tecnologiche. Un trend negativo che non pare avere fine.
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Pare sia stato messo un test. Sei domande per capire se la tecnologia (e ci stiamo limitando alla tecnologia legata al mondo ICT) a cui si sta pensando una volta implementata sia in grado di creare valore e quindi di avere un ROA accettabile.
Quali sono queste 6 domande “miracolose”?
Le prime due sono intimamente collegate.
La prima domanda all’apparenza è banale, al limite dell’inutilità: “What is the power of the technology?” Anche la risposta sembra banale, ma va dritta al cuore del problema. “The power of technology is in its ability to handle data”. Questo potere va bene indirizzato, la seconda domanda è infatti “How can technology bring benefits?”
La risposta è semplice ma incontrovertibile, “Only in one way. Technology can bring benefits if and only if it diminishes a limitation.”
Ne consegue che non se non si ben chiaro quale limitazione (alla creazione di valore) vogliamo eliminare o attenuare, difficilmente il ROA sarà elevato.
Ma allora è necessario che i CIO e chi propone tecnologia si mettano a fare il mestiere dei consulenti?
Se si guarda con attenzione anche il fenomeno industria 4.0 va in questa direzione
Senza risposta alla domanda su quale limitazione dobbiamo aggredire è fisicamente impossibile che l’investimento in tecnologia produca valore.
E non è finita qua, non si tratta solo di fare un value stream mapping occorre scoprire le regole di funzionamento che si sono sviluppate attorno alla vecchia tecnologia, capire quali eliminare o sostituire per evitare che le regole diventano una limitazione.
Sta dicendo che bisogna investigare aspetti organizzativi come kpi, budgetting ecc
Proprio così, con regole di funzionamento si intende l’insieme di strumenti, procedure, formali e anche informali che modellano i comportamenti delle persone e ne indirizzano le decisioni. Molte delle quali sono state “inventate” per aggirare difficoltà dovute dalla vecchia tecnologia.
Ma le aziende oggi sono sempre più complesse, la globalizzazione ha aumentato a dismisura la complessità, come si può fare questa esplorazione senza imbarcarsi in un progetto lungo e costoso?
Con gli strumenti giusti. Che permettano di focalizzare sui punti cruciali senza disperdersi nei dettagli. Sono strumenti che si possono imparare in poco tempo, si tratta di Logical Thinking Tools della TOC. Sono molto efficaci sia per mappare lo stato attuale (l’as is come lo chiamano i consulenti) e individuare le limitazioni, sia per disegnare lo stato futuro e anticipare potenziali effetti collaterali negativi (derivanti dall’implementazione della tecnologia).
Ci sono altri elementi fondamentali?
Certo che sì occorre occuparsi del change management ovvero di come guidare e controllare il processo di cambiamento dalle vecchie alle nuove regole di funzionamento. Non è una cosa che avviene automaticamente. La buona notizia è che con i Tools della TOC ci si può aiutare grandemente in questo processo.
E i CIO e i fornitori di tecnologia sono in grado di maneggiare questi strumenti?
Anche nel mondo della consulenza si sta affrontando un cambiamento radicale, la tecnologia sta diventando fondamentale nella fase di execution dei progetti di consulenza, c’è una convergenza tra i due mondi, che andrebbe accelerata con benefici per tutti, clienti compresi. Occorre che consulenza e tecnologi si frequentino, si contaminino.
Per aumentare il ROA del cliente consulenza e tecnologia devono sposarsi nella fase di execution, Nel VUCA world il ciclo pdca, qualunque metodologia si adotti, deve essere percorso velocemente, raccogliere evidenze che confermino o smentiscono le assumptions fatte in fase progettuale, o raccogliere udes e sentiment dei clienti/mercato va fatto in settimane non mesi. Senza tecnologia è fisicamente impossibile.
So what?
Investiamo 3 ore di tempo per capire se vale la pena “contaminarsi”. Sto proponendo a chi sta seriamente pensando di imparare la TOC un workshop di 3 ore tagliato sulle specifiche esigenze. Estendo questa proposta a fornitori di tecnologia e CIO.
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