Ma è questo il nocciolo del problema?
L’asse portante del sistema informativo aziendale è quello che oggi chiamiamo ERP. Su questo non ci piove.
Ma quali sono le logiche che portano all’individuazione di quello più adeguato alla nostra azienda?
Gli elementi che possono essere presi in esame e pesati secondo le esigenze specifiche sono non pochi:
- la piattaforma tecnologica (IBM, reti di Personal, ambiente Unix, Linux, outsourcing in Cloud e altro ancora) che un tempo era oggetto di feroci battaglie “tra ideologie contrapposte” e che oggi quasi scompare a fronte degli altri elementi
- la completezza funzionale in rapporto alle nostre specifiche esigenze, che viene valorizzata soprattutto in settori di mercato con necessità particolari o soggette a normative di settore (le famose “soluzioni verticali”)
- la semplicità d’uso, molto apprezzata dalle imprese più piccole
- la facilità di attivazione e di personalizzazione, perché le aziende italiane sono spesso costrette a cambiare strategie e politiche in tempi molto contenuti
- il”total cost of ownership”, che in parole povere vuol dire economicità nell’acquisizione ma anche nell’evoluzione e manutenzione nel tempo
- la competenza applicativa delle software house che supportano la soluzione, che a volte vengono pagate per la quantità del lavoro ma che si rivelano capaci di suggerimenti organizzativi degni di un consulente.
La nostra Patria è diventata grande come tutto il mondo
Fermiamoci allora su un unico parametro, semplice ma non esattamente banale. Le nostra aziende – dalle poche di respiro mondiale alle numerosissime PMI – si ritrovano sempre più spesso ad operare all’estero. Lo fanno perché il mercato nazionale dà sbocchi incerti e rachitici ma lo fanno anche perché la capacità e l’inventiva italiche hanno poco da invidiare a chicchessia.
Lavorando sistematicamente con l‘estero, per i sistemi informativi nascono alcune complessità:
- la lingua, elemento ormai superabile in modo abbastanza semplice
- l’aderenza alle normative nazionali, di tipo fiscale e non
- la possibilità di avere supporto tecnico-applicativo in Nazioni in cui vengano stabilite unità produttive o commerciali.
Prerequisiti per competere
Che cosa hanno fatto in proposito i principali produttori italiani di ERP?
Diciamo che i pochi – purtroppo – rimasti a presidiare il mercato si sono tutti dati da fare al massimo delle energie. Seguendo i propri clienti più evoluti per evitare di perderli, tutti sono intervenuti sul piano delle lingue (almeno le più diffuse) e molti hanno realizzato versioni “nazionali” del loro software per coprire i Paesi con i quali le nostre aziende lavorano di più, dagli Usa all’Europa del Nord e dell’Est, dalla Cina all’India e altro ancora.
Quello in cui sono eventualmente in difetto è la capacità di disporre di unità di supporto sparse per il mondo per aiutare i clienti con basi estere ad attivare ed evolvere le loro soluzioni. Ma questo dipende anche dal fatto che le dimensioni delle nostre società di software sono contenute, almeno se paragonate con i giganti esteri del settore.
E allora? Cosa possono fare le nostre imprese? Passare ad un ERP internazionale o no?
D&P aiuta a capire
Quando abbiamo pensato a come entrare nel merito di questo non semplice problema, abbiamo scelto di iniziare a confrontarci con i numeri. E’ vero che i numeri danno solo una parte, quella quantitativa, della realtà, però confrontarsi con qualche scenario è meglio di niente.
Così, proseguendo nel viaggio iniziato lo scorso novembre, abbiamo deciso di pubblicare un quarto studio sullo stato dei sistemi informativi delle aziende. Nei mesi di febbraio e marzo – il materiale è troppo abbondante per esaurirlo in un’unica puntata – cercheremo di offrire una fotografia delle nostre imprese che hanno scelto un ERP internazionale.
Considerando che il campione, tratto dal nostro dettagliato Data Base, è di oltre 1.800 società che ne hanno adottato uno, crediamo che la lettura sarà estremamente istruttiva sia per le aziende che per gli operatori informatici.
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Nel frattempo abbiamo dato il via ad un’azione di interviste telefoniche per rilevare il livello di soddisfazione delle aziende relativo all’elaboratore e all’ERP installato. Vi saremo grati se vorrete cortesemente collaborare con il collega della Delaini & Partners che contatterà molti di voi: in cambio riceverete un interessante documento di analisi,frutto di questa inchiesta. * * * N
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