Chiunque da ragazzo o da bambino abbia avuto la fortuna di trascorrere un periodo breve o lungo in campagna, a contatto con la natura e con la vita dei campi, ricorda bene che la massima felicità era di mettersi sotto un albero da frutta, dare una energica (per quanto l’età lo consentiva) scrollata al tronco e assistere affascinato allo spettacolo della frutta che cadeva a terra. Una specie di miracolo.
Certo, i contadini non erano dello stesso avviso e, considerando che la frutta che potevamo mangiare era solo una piccola parte di quella caduta, lo spreco era indubbio. Però il fascino di quel gesto rimaneva.
La miopia della consuetudine
I sistemi informativi delle aziende hanno solitamente un interlocutore privilegiato, una software house che - indipendentemente da dimensioni e competenze – da anni fa da supporto qualsiasi richiesta di carattere tecnologico. Può essere piccola o grossa, strutturata o meno, ma si è guadagnata i galloni di “consulente” a tutto campo. Non è detto che il cliente si serva sempre da lei e non è certo che non sfrutti offerte di terzi per giocare al ribasso, ma in ogni caso rappresenta la pietra di paragone per qualsiasi esigenza e qualsiasi offerta in campo IT. Ma i tempi cambiano.
Questo “consigliori”, collaudato in mille contesti e consolidato da rapporti personali prima che professionali, oggi può non essere più quello di cui l’azienda ha bisogno o, semplicemente, può non disporre di tutte le competenze innovative indispensabili per l’efficienza della PMI. E allora è il momento di dare una scrollata all'albero della tecnologia per vedere se cade giù qualcosa di utile.
Ampliare gli orizzonti
Una criticità ormai più che ventennale delle società informatiche, con esclusione (forse) di quelle ben strutturate, è relativa all'innnovazione, quella che una volta si chiamava ricerca e sviluppo e ora fa fino chiamare R&D.
Certo, le dimensioni contenute di molte software house non aiutano. Ed è altrettanto chiaro che la politica di risparmio a qualsiasi costo delle aziende ha premiato più chi risponde “Sì. E’ fattibile” oppure "Sì, costa poco" a qualsiasi richiesta piuttosto di chi avanza dei distinguo o evidenzia correttamente le criticità in termini di tempi e costi. Tanto, quando i primi assegni sono stati staccati, la retromarcia del committente risulta difficile e onerosa, a volte addirittura impossibile.
Oggi molte componenti del sistema informativo hanno cambiato radicalmente connotazione e obiettivi: il documentale si è spostato verso la gestione dei processi con un workflow, gli acquisti privilegiano le componenti legate alla supply chain, l’amministrazione non può fare a meno di una pianificazione finanziaria e di KPI che indichino dove si sta andando. E così via.
Differenziare e guardarsi attorno
Non si parla quasi mai di sostituzione dell’intero sistema informativo. La parola d’ordine è “best of breed”, scelta analitica di singole componenti tecnologiche e applicative che realizzino un salto di qualità in processi specifici. Quindi: sì agli interventi chirurgici e mirati e basta con le rivoluzioni dalle fondamenta. Occorre salvare quello che c’è di buono e funzionante e sostituire unicamente le componenti meno efficaci.
Qui entra in gioco l’esigenza di guardarsi attorno, conoscere nuove offerte e, prima ancora, confrontarsi con punti di vista diversificati. Il fornitore unico di IT diventa un mito, molto più funzionale avere un fornitore di riferimento e più specialisti a rotazione per le diverse aree di intervento.
“iEfficiency” : tante idee nuove e tanti nuovi protagonisti
In quest’ottica di apertura e di nuove conoscenze si inquadra il posizionamento di iEfficiency Next che ha la pretesa di guardare al futuro perché raggruppa il 19 ottobre al Castello di San Pelagio (Pd) molti marchi noti accanto ad alcuni meno conosciuti. Tutti comunque in grado di proporre miglioramenti mirati a criticità specifiche.
Una giornata per aprirsi la mente, sentire pareri diversificati, apprezzare quel contesto aperto e interattivo che rappresenta l’unicità degli eventi organizzati da D&P. Noi selezioniamo un numero limitato di proposte ad alto contenuto, voi le potete analizzare con un investimento di tempo assolutamente limitato.
Visita gratuita alla splendido Museo dell'Aria per tutti quelli che si iscrivono ad iEfficiency Next entro il mese di luglio
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