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C'era una volta ...
C'era una volta l'Edp Manager, o magari il "capocentro" come si diceva con una espressione che appare decisamente datata.
In pochissimi anni dagli albori dell'informatica gestionale - i primi veri medi sistemi adeguati alle esigenze e al portafoglio della PMI sono apparsi nel 1975 - è diventato una figura di assoluto rilievo e di grande prestigio in tutte le nostre aziende. Braccio sinistro (il braccio destro era, da sempre, il responsabile amministrativo) del Titolare, aveva voce in capitolo in numerose scelte solo apparentemente tecnologiche ma in realtà capaci di coinvolgere e persino rivoluzionare la gestione di molti processi. Era nato come tecnico puro, spesso proveniente dall'interno dell'impresa, selezionato attraverso test attitudinali e poi immerso in corsi di programmazione. Rapidamente le aziende si sono accorte che il suo placet era vincolante per molte scelte e che il cambio di sistema informativo (ERP era una parola di là da venire) poteva avvenire per sua scelta o, almeno, con il suo assenso. Il budget non era un vincolo a fronte di un suo "si deve fare così".
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Tempi che cambiano, ruoli che faticano ad adeguarsi
Nel tempo le responsabilità dell'Edp Manager sono cresciute con l'ampliarsi della sfera d'azione del sistema informativo che è arrivato a monitorare e a governare sostanzialmente qualsiasi processo.
Parallelamente si è assistito ad una specie di progressiva "crisi istituzionale" piuttosto diffusa:
- i computer hanno smesso di essere considerati "il cervellone", come si diceva all'inizio con una immagine un po' troppo fideistica di onnipotenza
- i responsabili delle singole aree aziendali non erano più completamente a digiuno di informatica e quindi erano meglio in grado di formulare un quadro preciso di esigenze da soddisfare con supporti software, entrando di conseguenza nel processo decisionale di sostituzione
- il budget ha cominciato una forte cura dimagrante, costringendo tutti a fare le scelte in termini di produttività (ROI) e di priorità.
Parallelamente è successo che da una parte le nostre PMI hanno smesso (o fortemente rallentato) gli investimenti per l'evoluzione del personale dei sistemi informativi, dall'altra gli stessi Edp Manager non hanno saputo intuire che, per continuare a contare, nel loro ruolo la competenza tecnologica doveva avere un minor peso mentre doveva crescere in maniera esponenziale la capacità di essere manager, di portare contributi propositivi, di affiancare i vari responsabili d'area guidandoli alla scoperta delle nuove e variegate potenzialità che l'IT metteva a disposizione.
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Quali interventi pianificare
Non molti sono riusciti nell'operazione di "cambio di pelle", anche perchè a volte si sono scontrati con conflitti di ruolo e di autorità che tendevano a ricacciarli indietro nella scala dell'organigramma. Risultato: gli Edp Manager contano meno, sono meno coinvolti nelle scelte strategiche, a volte faticano a trovare la forza per portare avanti istanze innovative.
Ma sono le aziende quelle che ci rimettono di più: se le scelte IT passano per i responsabili del singolo settore ma sono condizionate dal pressing commerciale dei fornitori (a volte una carità pelosa) e meno da una analisi interna lucida e ponderata che tenga conto di quanto la tecnologia mette a disposizione, forse rischiano di prendere qualche strada sbagliata. O di spendere di più ottenendo meno.
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