da IBM a TeamSystem
Nel mondo del software, la tendenza alla concentrazione su un numero di Marchi sempre più ridotto pare proseguire.
In un passato abbastanza recente abbiamo vissuto non pochi casi di acquisizioni, taluni con protagonisti eccellenti.
Qualche caso? Per restare nell'ambito degli ERP possiamo ricordare Metodo che va a TeamSystem oppure Esa a il Sole 24 Ore, tanto per restare in Italia. Oppure, su scala mondiale, a JD Ewards che passa a Oracle o Baan che viene portato tra le braccia di Infor.
Le ACG di IBM Italia - ricordiamolo: sono state progettate e realizzate solo nel e per il nostro Paese, situazione che ha fatto arricciare il naso ai boss della sede americana di Armonk - parevano un bastione inattaccabile a dispetto di numerose e ricche offerte da parte dei più qualificati Brand, nazionali e stranieri, tutte rintuzzate con un secco "NO".
Adesso il vento è cambiato e l'ERP con il maggiore installato su As/400 (oops, volevo dire Power i) è proprio passato di mano. Le prime voci dopo l'estate, poi qualche conferma a mezza bocca, infine i comunicati che hanno dato ufficialità alla cosa.
E' un bene? E' un male? Quali saranno i riflessi per gli utenti? E per le software house che sulle ACG hanno investito da decenni? E sul mercato, talmente statico da così tanti anni che prima o poi dovrà muoversi almeno un poco?
Ognuno fa le sue riflessioni, ognuno fa i conti in funzione del proprio tornaconto o delle propie strategie. Per confrontare le idee abbiamo raccolto i pareri di alcuni dei protagonisti del mercato nazionale dell'ERP, scegliendoli tra quelli le ACG le conoscono bene.
I nostri ospiti in questa specie di "tavola rotonda virtuale" sono, in stretto ordine alfabetico (di nome):
- Andrea Percio, direttore commerciale di Atlantic Technologies
- Enrico Pedemonte, presidente di Edisoftware
- Renato Bardin, presidente di Sanmarco Informatica
- Riccardo Paganini, direzione marketing di Sme.UP.
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